Cosa resta del PS socialista?

ciò che resta del socialista perché





































Xhevat MustafaJHEVAT MUSTAFA

Dal 12 giugno 1991, secondo lo scenario "Katoviciano" e l'idea di Ramiz Ali in attuazione creativa della direttiva di Lenin "Tutti i poteri nelle mani dei Soviet", per la permanenza di tutti i poteri nelle mani della sinistra nell'Albania post-comunista, pluralista e probabilmente democratica, il PKSH-PPSH ha preso un nuovo nome o indossato una nuova maschera "Partito Socialista d'Albania" o SPSH! Il fatto che tutto fosse solo una farsa demagogica e ingannevole o una superficiale chirurgia plastica e non un rinnovamento completo e radicale è aiutato anche da alcuni fatti, molto visibili ed espressivi allora e fino ad oggi. Così, l’APS è rinato come APS, ma con la stessa mentalità, strategia, ideologia, tradizione, vizi, pratiche di propaganda, manipolazione, inganno, deviazione, soprattutto in seno al DP, del principale e principale partito di opposizione. Anche con la stessa membership, con lo stesso elettorato, con le stesse leve delle organizzazioni di massa, dei media, dell'industria propagandistica delle dicerie, delle menzogne, delle calunnie...! Molto eloquenti le informazioni pubblicate dalle agenzie di stampa "Reuter" e ATSH il 13 giugno 1991, cioè un giorno dopo il congresso dell'APS-PSSH, dalle quali ho estratto la seguente parte: "Il Partito Comunista (Laburista) d'Albania è finito il burrascoso congresso di quattro giorni con un nuovo nome e un nuovo leader, ma i liberali (Dritero Agolli, Spiro Dede, ecc.) sottolineano che non poteva eliminare l’eredità del fondatore stalinista.

Mercoledì, durante una cena, il Congresso ha nominato l’economista liberale 38enne Fatos Nano come nuovo leader ed ha eletto un comitato centrale di 81 membri, con un mix di liberali e intransigenti, dopo un lungo e aspro dibattito. I liberali del partito speravano che il congresso avrebbe segnato una rottura netta con 46 anni di governo autocratico, ma hanno sottolineato che erano piuttosto delusi dalla maggior parte delle sue decisioni e conclusioni…”! Oltre a ciò, l'SPSH, soprattutto durante la presidenza di Edi Rama, cioè durante 19 anni, ha perso anche quelle "poche dosi socialiste", che aveva nei primi anni della presidenza del liberale Fatos Nano. Si tratta di democrazia interna, opinioni diverse, dibattito, anche con obiezioni al presidente, fino ai media senza timore di vendetta e punizione da parte sua per le sue azioni, decisioni, dichiarazioni, che violano lo status del partito, i diritti e le libertà anche interne. come appartenenza civile.

Oggi, gli incontri dell'SPSH KPD, nel 2001-2005, con forti dibattiti tra Nano e Ilir Meta con il gruppo dei suoi sostenitori, sembrano "racconti del passato"! Ma anche 10 anni dopo, nel 2014-2015, gli incontri del KPD con l’aperta opposizione a Edi Rama, all’interno dei forum del partito e dei media di Ben Blushi e Mimoza Havizi nonché di Tom Dosh, si sono conclusi in modo un po’ “democratico” con disprezzo, con la loro esclusione dal partito...! Dopo essere sfuggito a questi "ribelli", Edi Rama si è aperto la strada per diventare un presidente onnipotente, incontrastato e non criticato... Con le vittorie del secondo e terzo mandato come primo ministro e il culmine dell'incontro dell'SPSH Assemblea Nazionale - a Durazzo, l'8 settembre 2024, Edi Rama ha espresso di essere e di sentirsi molto vicino a Enver, nell'onnipotenza, nell'autocrazia, nella fraseologia, nella vendetta e nelle punizioni di partito e legali contro i "ribelli", che avrebbero avuto la "follia" opporsi e criticarlo apertamente nelle sedi dei partiti o nei media e nei social network... Come riconfermare che dall'8 novembre 1941 è stato e sarà un partito internazionalista, cioè più globalista che albanese, attraverso la mente, la bocca, Per mano del primo ministro Edi Rama con l'idea di portare orrore sullo "stato Bektashi", SP ha anche rimosso un mazzo di foglie di fico, dalle poche rimaste, che ancora coprono la sua nudità antinazionale! È noto che uno dei pilastri principali e distintivi delle "piramidi" dei veri e propri partiti socialisti nei paesi dell'Europa occidentale, in Canada, negli Stati Uniti e nei paesi capitalisti dell'Estremo Oriente è la politica sociale, non solo come slogan e promesse propagandistiche nelle battaglie elettorali, ma come strategie, programmi e misure concrete, attuate e sperimentate...! Proprio la vera e funzionale politica sociale costituisce una delle maggiori e vitali carenze del PS albanese.

Molti indicatori aiutano in questo, come i bassi livelli dei salari, delle pensioni, dei sussidi sociali per la disabilità, per la nascita e la crescita dei figli… In questi anni molti sono stati promessi dai Governi Centrali, ma in realtà questi sono stati aumentato come con i passi delle tartarughe o delle lumache. Si possono sostenere altre misure di politica sociale attuate nei paesi dell’Occidente capitalista, in particolare le ingenti somme finanziarie e i generosi pacchetti alimentari mensili, il rimborso di un ampio elenco di medicinali sanitari per i cittadini con malattie croniche, nonché per i pensionati, per aiutare le persone e famiglie in lunghi periodi di disoccupazione, con reddito minimo o basso e con più figli in età scolare. Basta fare riferimento alla Germania.

In questo Paese il salario minimo per un'ora di lavoro è di circa 12.5-13 euro. Se facciamo il calcolo per una giornata lavorativa di 8 ore, si tratta di circa 100 euro ovvero quanto la pensione minima mensile di un pensionato in Albania, anche a metà settembre 2024, dopo 11 anni di governo Rama! Ogni bambino, dal primo giorno di nascita fino al compimento dei 18 anni, in Germania viene pagato 260 euro al mese. Questo importo equivale a un salario minimo o circa il 30% in più rispetto a una pensione media nell’Albania del Rinascimento Rama! A peggiorare le cose, l’Albania di oggi, con 112 anni di statualità, ha anche superato il Kosovo con 25 anni di statualità. Il governo di Albin Kurti riconosce ai genitori con due figli un pagamento mensile di 20 euro ciascuno. Mentre per i genitori con 3 figli il pagamento è di 30 euro ciascuno! Mentre in Albania, dopo il pagamento della nascita, i genitori non ricevono denaro per i figli da 0 a 18 anni. Allo stesso modo, la “salute gratuita” in Albania è diventata da molti anni uno slogan stantio, ridicolo, rivoltante…!

Questo, perché le spese vive per medici e infermieri negli ospedali pubblici e statali in Albania sono “leggi, regole, pratiche” non scritte su carta bianca, ma obbligatorie se non si accetta di arrendersi alla morte…! Passiamo al settore dell'edilizia abitativa. Nel nostro Paese, le famiglie a basso reddito e molte persone non vengono aiutate dallo Stato o dal bilancio governativo a far fronte agli affitti elevati e con un'inarrestabile tendenza al rialzo, che nelle grandi città divorano circa la metà del reddito mensile delle famiglie.

Mentre nei paesi dell’Occidente, con politiche sociali vere, concrete, sostenibili, le famiglie con basso reddito mensile, ancor più nei periodi di disoccupazione prolungata nonché con 1-3 anni di formazione professionale, vengono aiutate o pagate ogni mese dai Comuni o i rispettivi comuni con somme significative in euro, franchi, sterline, dollari... per alleggerire il loro generale carico di vita. Soprattutto a partire dal malvagio e terribile anno 1997 per mano degli albanesi, il PS ha perso significativamente quel poco di carattere e identità socialista che gli era rimasto! Non solo per l'obiettivo e l'interesse politico di mantenere il potere il più a lungo possibile e con ogni mezzo, ha anche permesso o accettato la partnership con la mafia albanese, italiana, balcanica, turca, russa, americano-latina... della droga e dell'umanità. traffici, armi, edilizia, commercio di generi alimentari, farmaceutici, igienico-sanitari, veicoli...! Gli altissimi profitti derivanti da questi affari illegali sono finiti per la maggioranza assoluta nelle tasche, nelle casseforti, nei depositi bancari, nella proprietà individuale e familiare... dei leader dei partiti e di alcuni ministri nonché dei capi delle bande criminali e dei traffici illegali e non per una crescita sensibile al benessere della maggioranza della popolazione albanese.

Implicitamente, nemmeno la maggioranza dei militanti ed elettori fanatici, “eterni” e “ciechi” del “Partito Socialista”. A rafforzare la convinzione che la politica sociale in Albania è solo uno slogan, questo episodio accaduto ad un mio amico, circa 80 anni, che è venuto dopo 8 mesi in Albania, perché bloccato per circa 5 mesi da un cuore acuto attaccare, aiuta. Siamo andati insieme a effettuare pagamenti su internet e sul cellulare come una famiglia per lui e sua moglie, anche lei pensionata. Sebbene li avesse avvisati via SMS subito dopo aver rinviato la restituzione fino alla fine di agosto 2024 e avesse ricevuto conferma da loro, nelle unità di pagamento gli è stato chiesto di pagare l'intero lek per lek per ogni mese, cioè per circa 6 mesi, senza avere sia Internet che i telefoni cellulari al lavoro.

Sapendo che le cassiere si limitavano ad attuare quanto scritto nei testi dei contratti e che erano vittime della realtà albanese, senza una vera e funzionale politica sociale, dovevo ricordare loro che oltre a restare in America a causa di una grave malattia prevedibile, si tratta anche di un militare anziano in pensione, che negli USA e nei paesi dell'Europa occidentale, i pensionati in generale ed i militari in particolare godono di numerose agevolazioni e favori. Le lacrime del mio amico malato, le mie spiegazioni e l'interesse dei cassieri dei loro centri a trattare questo caso come un'eccezione sono stati vani! Alla fine si arrese e pagò anche il periodo in cui non era stato in Albania. Dopo questa analisi ricca di fatti e di argomentazioni, molti hanno pieno motivo e diritto di pensare e di dire ad alta voce, come nel racconto delle favole: una volta avevamo un "partito socialista" in Albania! Logicamente, molte persone potrebbero chiedersi: se non è socialista, che nome ha SPSH? Con una forte dose di soggettivismo e umorismo potrei rispondere: forse "Partia Edramiste"! Oppure: "Rama Party"! Panorama della Gazzetta

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