Il Partito Comunista Cinese ha espulso due ex ministri della Difesa, Li Shangfu e il suo predecessore, Wei Fenghen.
Secondo l'agenzia di stampa statale cinese 'Xinhua', i due ex funzionari sono stati accusati di commissione "gravi violazioni della disciplina", linguaggio utilizzato dai funzionari cinesi quando parlano di corruzione.
L'articolo su 'Xinhua' afferma: "In quanto membro importante della leadership del partito e dell'esercito, Li Shangfu ha tradito la sua missione... ha tradito la fiducia del Comitato Centrale del Partito e della Commissione Militare Centrale... e ha causato gravi danni alla la causa del partito e la difesa nazionale".
L'articolo afferma anche che un'indagine condotta dal Comitato Centrale del Partito Comunista ha scoperto che il signor Li aveva "cercato benefici per sé e per gli altri" e non aveva adempiuto ai suoi doveri politici.
Secondo l'articolo, anche il signor Li è sospettato di aver ricevuto "ingenti somme di denaro" tangenti, così come ha dato tangenti ad altri".
L'articolo di Xinhua è stata la prima conferma ufficiale delle indagini del signor Li, rivelando dettagli sulla natura dei presunti crimini.
Nell'ottobre dello scorso anno, il signor Li è stato rimosso dall'incarico dopo non essere stato visto in attività pubbliche per quasi due mesi. È stato sostituito a dicembre dall'ammiraglio Dong Jun.
Anche il predecessore di Li, Wei Fenghe, non è stato visto in pubblico per un lungo periodo dopo essere stato sostituito durante un rimpasto di governo a marzo.
Da quando è salito al potere più di dieci anni fa, il leader cinese Xi Jinping ha lanciato una vasta campagna anti-corruzione. Il presidente Xi è particolarmente concentrato sulla lotta alla corruzione nell’esercito.
La settimana scorsa, parlando a una conferenza sull’esercito, il presidente Xi ha sottolineato la necessità di “sradicare le condizioni in cui prospera la corruzione ed espandere la profondità e l’ampiezza della lotta contro la corruzione”, secondo i media statali cinesi.
Durante questa conferenza, il presidente Xi ha sottolineato anche la necessità di “rafforzare la supervisione a tutto tondo degli alti funzionari nell’esercizio dei loro doveri e nell’uso dei loro poteri”.
Le reazioni agli sforzi anti-corruzione del presidente Xi sono state contrastanti. I sostenitori affermano che gli sforzi riguardano una governance pulita, mentre i critici affermano che potrebbero servire come strumento per eliminare i rivali politici./VOA
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